Maggio 23

Riflessioni sulla mitologia e la moralità del fantasy contemporaneo

Stavo leggendo “Le Nebbie di Avalon”, quando mi è sopraggiunto un pensiero…

Per chi non lo sapesse, il romanzo di Marion Zimmer Bradley racconta una storia ambientata ai tempi di re Artù. Iniziando a leggere, già da subito ho pensato che mi sarebbe piaciuto approfondire l’argomento delle leggende di Camelot e dei Cavalieri della Tavola Rotonda, di cui ho una infarinatura ma non ho mai letto bene tutte le epiche gesta. 

E ho ripensato alla Chanson de Roland e ad altri poemi epici che si studiano a scuola. Da qui ho percepito l’incongruenza: i poemi epici si studiano a scuola come pietra miliare della letteratura,mentre il fantasy epico contemporaneo è considerato poco più che spazzatura.

Dubito che studieranno Avalon a scuola, eppure un tempo la mitologia era una parte fondante della cultura di un popolo: raccontava le sue tradizioni, le sue origini, la sua storia.

Oggi si è perso il loro valore, il loro senso epico, istruttivo, formativo…

Stessa sorte capitata alla fiaba, che un tempo aveva una morale, mentre ora si è trasformata in intrattenimento tout court; non vuole insegnare più niente.

Di chi è la colpa di tutto ciò?

Secondo me, è 50/50. 

Cioè gli autori non hanno nulla da dire, effettivamente molte storie sono solo ca**ate, senza alcun messaggio importante di fondo; e a loro volta i critici criticano a priori, avendo dei pregiudizi (sì ok, so che mi ripeto ma è così); non si vuole/riesce a contemplare che una storia ambientata in un mondo fantastico possa avere anche un ruolo educativo. Si parte dal 
pregiudizio che “intanto è fantasy”, ovvero “sono tutte stupidaggini”!

Che poi anche ad essere solo intrattenimento non c’è nulla di male, ci mancherebbe, ma uno non esclude l’altro, e soprattutto non lo esclude a priori. Avevo già parlato di questo argomento in questo articolo: “La Vera LetteraturaTM è noiosa?“Perché un racconto Fantasy non può contenere una bellissima metafora sulla vita? Un insegnamento ancora attuale, anche se non accade nel nostro mondo? Una storia di amicizia è meno “amicale” se accade su Marte? Un amore è meno vero se ambientato nella Terra di Mezzo invece che a New York? 
Come se non fossero entrambi pienamente inventati!
Valori, insegnamenti, filosofie, emozioni, riflessioni possono tranquillamente essere trasmessi anche in un Fantasy.



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Pubblicato 23 Maggio 2020 da Castello Incantato nella categoria "Riflessioni letterarie

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